Teoria e pratica: le due facce, la stessa medaglia
La formazione universitaria e le attività professionali svolte sino ad ora, mi hanno consentito di sviluppare un forte approccio di tipo "problem solving". La soluzione di ciascun problema, non risiede in misure di compensazione dei sintomi, ma di eliminazione delle cause, da individuare attraverso un'analisi complessiva ed articolata del sistema in oggetto.
Seguendo questo approccio, necessariamente si affrontano aree tematiche specifiche più o meno distanti dalla propria stretta formazione professionale. La possibilità e capacità di affrontare e sviluppare nuove tematiche nell'ottica di "risolvere problemi", rappresenta per me uno stimolo essenziale per mantenere alto l'interesse verso il lavoro.
Con questa ottica ho fornito nel corso di questi anni il mio contributo (spesso oggettivamente essenziale), nel ristabilire la funzionalità di sistemi (depuratori, pianificazione operativa di attività tecniche), affiancando a ciò una INDISPENSABILE presenza ed attività operativa sul campo, che rappresenta il punto di partenza (valutazione dello stato di fatto ed analisi del sistema) e quello di arrivo (verifica degli effetti degli interventi).
Organizzazione
delle attività
La diversità delle esperienze e dei percorsi professionali finora maturati,
consentono di spaziare in molte direzioni e sperimentare nuove offerte di
consulenza, basate sulla sinergia delle competenze specifiche di border line,
offrendo cioè servizi innovativi grazie alla comparsa di quelle che in ecologia
sono definite proprietà emergenti: caratteristiche che affiorano perché le
diverse competenze interagiscono tra loro, le parti non sono "fuse" tra loro
così come sono, ma vengono integrate per dare luogo a proprietà nuove ed esclusive.
Naturalmente parte della capacità d'intervento individuata, si affida ad una
rete di collaborazioni specialistiche e di sinergie con altri studi e società:
questo è un rapporto insostituibile che si intende alimentare; un proficuo
scambio di idee, esperienze e progetti a vantaggio di una costante qualificazione
reciproca.
©
2008 Dr. Fabio Chierici
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